​​​​​​​L' ASTROLOGIA E LO STUDIO DELLA PERSONALITÀ INDIVIDUALE

Il concetto fondamentale su cui si basa l'astrologia è quello di “qualità del tempo”. 
Il tempo non è solo un numero, una quantità, una durata che si può misurare e organizzare, ma ha anche una dimensione qualitativa in virtù della quale ogni istante è unico e irripetibile, in quanto possiede un’essenza sua propria che lo distingue da tutti gli altri. Questa essenza sarà per certi aspetti simile a quella di altri istanti, ma mai del tutto uguale. Inoltre, nella marea di istanti apparentemente anonimi e insignificanti, qualcuno spicca, si distingue. Sono gli istanti decisivi, quelli in cui scoppia una crisi, o si apre un’opportunità. Del resto, è sempre in un momento preciso che accadono le cose più importanti, sia a livello personale che a livello collettivo. È in un momento preciso che è deflagrata la bomba atomica su Hiròshima. È in un momento preciso che l’uomo ha messo piede sulla Luna. È in un momento preciso che ognuno di noi è nato. E via dicendo. 
Non si può comprendere l’astrologia senza considerare la dimensione qualitativa del tempo, poiché essa proprio di questo si occupa. "Oroscopo" è il termine che designa l’atto e la procedura operativa degli astrologi, e rimanda, anche a livello strettamente etimologico, all’atto di “guardare nell’ora”: si guarda nell’ora per determinarne la qualità. L’astrologia è uno strumento di valutazione della qualità del tempo.
La qualità del tempo ce la possiamo immaginare un po’ come un caleidoscopio, il quale è un apparecchio fatto con due o più specchietti disposti ad angolo entro a un tubo, al cui interno non si trova altro che una manciata di piccoli oggetti colorati alla rinfusa. Quando si ruota leggermente il caleidoscopio gli oggetti si muovono e cambiano la disposizione reciproca: questi mutamenti, amplificati dalle riflessioni multiple degli specchi, danno vita a un turbinio di immagini cangianti, che consistono sostanzialmente di strutture coloratissime, per lo più simmetriche.
Il paragone col caleidoscopio ci aiuta a cogliere intuitivamente una caratteristica peculiare della qualità del tempo, e cioè il fatto che, a partire da un numero ristretto di costituenti, o qualità originarie, o principi primi, si genera l’infinità varietà delle manifestazioni. 
Poche unità di base, mutando disposizione reciproca, danno vita a un carosello di infinite permutazioni possibili. Queste qualità originarie, o principi primi, sono enti ipotetici, inconoscibili e inattingibili direttamente nel loro piano di manifestazione, poiché sono “idee”, ovvero oggetti mentali che non appartengono al mondo fisico. Non hanno neppure un nome: gli astrologi li chiamano con gli stessi nomi dei corpi celesti che osservano in cielo, ma, almeno concettualmente, è importante distinguere: i corpi celesti non sono principi primi, ma rappresentanti in cielo di principi primi. 
Se non si fa questa distinzione non si sfugge alla credenza o superstizione secondo cui gli astri avrebbero un’influenza diretta sulle vicende umane, il che non è vero. Gli astri non hanno nessuna influenza. L’astrologo non studia influenze, non studia nessi causali, ma osserva correlazioni.
Per spiegarlo meglio, facciamo un esempio concreto, e prendiamo un simbolo planetario. Uno dei più importanti: la Luna. La Luna è il rappresentante in cielo di un principio primo che potremmo chiamare: principio materno/femminile. Con pazienti osservazioni protratte per secoli gli astrologi sono arrivati a stabilire molte correlazioni tra la Luna e svariate cose sulla Terra, in diversi piani di manifestazione. Solo per citarne alcune:
- Sul piano degli elementi: i liquidi, l’acqua.
- Sul piano dei luoghi della Terra: laghi e fiumi.
- Sul piano dei minerali: l’argento.
- Sul piano degli alimenti: il latte, i latticini.
- Sul piano delle corrispondenze anatomiche col corpo umano: il seno, il ventre, le parti molli del corpo.
- Sul piano delle funzioni corporee: la digestione.
- Sul piano delle epoche della vita: la nascita, l’infanzia e più generalmente il passato.
- Sul piano delle istituzioni umane: la famiglia, la patria.

Questo breve elenco ci serve a comprendere che possiamo guardare alla realtà simultaneamente con una prospettiva orizzontale, considerando i regni o ambiti o piani di manifestazione in cui è suddivisa (elementi, luoghi, minerali, alimenti, corrispondenze anatomiche, etc.) oppure con una prospettiva verticale, considerando le catene che si formano connettendo per analogia tutti gli elementi che sui diversi piani corrispondono allo stesso principio primo, in questo caso la Luna. ​​​​​​​
Ora facciamo un passo avanti e chiediamoci: come fanno gli astrologi a valutare la qualità del tempo? Lo fanno concentrando la propria attenzione su uno specifico piano di manifestazione della realtà che conoscono bene  - il cielo - e osservando come si dispongono i corpi celesti in un dato momento. Dall’osservazione di queste configurazioni planetarie ricavano per analogia informazioni su ciò che succede negli altri piani di manifestazione della realtà, grazie al fatto che hanno maturato un’esperienza specifica nel riconoscere le correlazioni esistenti tra la disposizione degli astri e le vicende umane. È importante capire che quelle dell’astrologo sono congetture, cioè ragionamenti ipotetici. Non sono verità letterali. Sono ipotesi che l’astrologo si forma ragionando, e questi ragionamenti sono radicati nell’esperienza, che è ad un tempo l’esperienza specifica del singolo, ma anche l’esperienza collettiva, il patrimonio di osservazioni che gli astrologi come categoria si tramandano da millenni. Quindi, l’astrologia è un sapere dinamico, che si rinnova in continuazione e che è ben lungi dall’avere un assetto definitivo, ma che nondimeno ha una lunga tradizione alle spalle, costituitasi osservando per secoli le correlazioni tra la disposizione dei pianeti in cielo e gli eventi sulla terra. 
Nel secolo scorso l’astrologia ha avuto un grande impulso e si è trasformata molto, sopratutto nel segno di un approfondimento della propria capacità di lettura del comportamento umano. Nel ‘900 l’astrologia è diventata per lo più un’astrologia psicologica, conquistando una profondità e una precisione di analisi davvero sbalorditivi in questo ambito. Molti ancora non se ne sono accorti; eppure, ciò è accaduto, è storia. L’astrologia oggi è uno strumento di valutazione della personalità che, almeno sul piano diagnostico, sbaraglia qualunque teoria psicologica, qualunque test di personalità. Questo è semplicemente un fatto che, prima o poi, non potrà mancare di avere delle conseguenze. Quindi, il patrimonio di osservazioni dell’astrologia è millenario, ma si arricchisce sempre. L’astrologia evolve e, nel corso del secolo scorso, ha fatto un salto di livello, soprattutto nel senso di un approfondimento psicologico. In questo ambito ha sviluppato una quantità straordinaria di osservazioni riguardo a correlazioni tra le configurazioni celesti e il comportamento umano. 
L'ultima cosa che ora resta da chiarire è il principio che sta alla base di questa capacità dell’astrologia. Infatti, manca ancora un tassello, ovvero, manca ancora un postulato: il quinto.

QUINTO POSTULATO:
Poco dopo il tempo della nascita, nel momento in cui emette il primo vagito, 
il neonato essere umano riceve l'imprinting della qualità di quell'istante.
Nella prospettiva dell’astrologia gli esseri umani sono cristalli di tempo, istanti cristallizzati che si sono staccati da una stessa roccia madre. Essi sono gocce spillate dalla fontana del tempo. Gli esseri umani, quindi, non solo hanno una comune origine, ma anche condividono i “costituenti” di base: i principi primi, o qualità originarie. La configurazione effettiva con cui si dispongono ogni volta è diversa (ogni essere umano è unico e irripetibile, come lo sono gli istanti), non di meno i costituenti sono sempre gli stessi, per tutti. Ognuno di noi ha una Luna, un Sole, un Marte, un Saturno da qualche parte. Quindi, l’astrologia è uno strumento di valutazione della qualità del tempo, ma se consideriamo l’essere umano alla stregua di un istante cristallizzato, diventa anche un potente strumento di valutazione della personalità, del carattere individuale e in qualche modo delle linee generali del destino del singolo. L’oroscopo di nascita è una sorta di mappa cromosomica che ci dice in che modo nel singolo individuo si dispongono le qualità originarie che lo accomunano al resto dell’umanità. L’oroscopo individuale, o tema natale, o carta astrologica dell’istante di nascita, è una sorta di “radiografia dell’anima”. 
Alla luce di queste considerazioni, possiamo aggiungere all'elenco delle corrispondenze analogiche del simbolo "Luna" alcune correlazioni che riguardano la sfera psicologica individuale. In questo ambito possiamo ad esempio aggiungere:
- Sul piano degli stati di coscienza: il sonno, il sogno.
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Sul piano delle funzioni psicologiche: le emozioni, la sensibilità, l’immaginazione, la memoria.
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Sul piano delle caratteristiche di personalità: la pigrizia, la passività, la mutevolezza degli stati d’animo o umoralità, l’impressionabilità, l’empatia, la propensione individuale alla fusione emotiva con le figure affettive di rilievo, il senso materno.
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Sul piano dell’identità e dei ruoli familiari: la donna, la madre, l’immagine di sé come donna (in un tema femminile), l’immagine del femminile (in un tema maschile).
A seconda della posizione della Luna nell'oroscopo, anche in rapporto agli altri corpi celesti e al segno che sorge sull’orizzonte orientale al momento della nascita, tutte queste correlazioni assumono precise sfumature, che riflettono la qualità di quel momento. Prendiamo ad esempio la simbologia di Luna come madre e esaminiamola sinteticamente con due diverse costellazioni:

Se è il tempo in cui la LUNA è in CAPRICORNO, o in cui essa sta in rapporto a SATURNO: stile materno asciutto, poco espansivo, un po’ caporalesco, epperò concreto, attento ai fatti, responsabile. Poche smancerie, ti dimostro che ti voglio bene concretamente, coi fatti.

Se è il tempo in cui la LUNA è in PESCI, o in cui essa sta in rapporto a NETTUNO: stile materno umido, espansivo, fusionale, all’insegna delle coccole e della tenerezza, epperò non troppo affidabile. Caoticità, impressionabilità, vaghezza. Compensa con la profondità emotiva e l’immaginazione una dotazione un po’ carente sul fronte della vita quotidiana.

Anche tutte le altre corrispondenze psicologiche della Luna assumeranno sfumature precise in base a queste due diverse costellazioni. Quindi non solo lo stile materno, ma anche il rapporto col sonno, le peculiarità nel funzionamento della memoria, la sensibilità, l’emotività, la predisposizione all’uso dell’immaginazione, il coefficiente personale di empatia, etc. 
Questi sono solo semplici accenni. Sono state nominate en passant solo alcune delle corrispondenze che gli astrologi conoscono riguardo alla Luna, e inoltre mancano molte delle variabili che si trovano nel tema natale e che arricchiscono ulteriormente l’interpretazione del simbolo. Ciò che si voleva evidenziare in questa sede è il fatto che un principio primo (nel nostro esempio, il principio materno-femminile rappresentato in cielo dalla Luna) attraversa tutta la realtà, ha rappresentanti in una molteplicità di piani di manifestazione della realtà, a livello extra-psichico come a livello intra-psichico. La disposizione peculiare di questo simbolo in un oroscopo, si manifesta e ha effetti su tutti questi piani contemporaneamente, producendo a volte manifestazioni lievi o impercettibili, a volte manifestazioni molto più marcate. Ogni ambito della natura, ogni piano di manifestazione della realtà, risente della qualità del tempo e risponde ad essa, seppur con tempi e modi suoi propri. Ma di base non esiste un ambito della realtà in cui la qualità del tempo trascuri di sprigionare la sua essenza. 
L’astrologia che si occupa dello studio della personalità individuale si chiama ASTROLOGIA GENETLIACA, o astrologia individuale, o astrologia psicologica, e oggi è largamente preponderante, ma non è sempre stato così. Un altro modo di impiegare l’astrologia, più in linea con l’uso che ne facevano gli antichi, ha lo scopo di stabilire il momento favorevole per l’inizio di un’attività, e si chiama ASTROLOGIA ELETTIVA o astrologia catarchica (“katarchai” = “inizi”). Si chiama astrologia “elettiva” perché si prefigge di “eleggere” un istante. Quest’astrologia impiega le tavole delle posizioni planetarie (effemeridi) per trovare un momento nel prossimo futuro in cui la qualità del tempo si presenti il più propizia possibile al tipo di attività che si intende avviare. Nell’antichità veniva impiegata per decidere il tempo della semina, il momento di intraprendere una guerra o stipulare un trattato di pace, il momento per la proclamazione di un imperatore, etc. Per completezza, esiste un terzo modo di impiego dell’astrologia, che prende il nome di ASTROLOGIA ORARIA, o astrologia delle interrogazioni, e che è più orientata sul versante mantico. Oggi largamente in disuso, se non fosse per alcune nicchie di zelanti astrologi che mantengono viva la tradizione classica, questo tipo di astrologia scruta la qualità del momento presente per cercare una risposta a un quesito che viene posto. È un tipo di impiego dell’astrologia che assomiglia ad altre pratiche, come l’I-Ching o i Tarocchi. Invece che scegliere una sentenza dal libro dell’I-Ching, invece che pescare alcune carte dal mazzo, si scruta la qualità del momento in cui vien posta la domanda, cercando una risposta nell’interpretazione simbolica delle posizioni planetarie.
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